Contesto politico-culturale

In questa sezione riassumiamo alcuni passaggi storici e politici che caratterizzano il momento delicato che vivono il diritto all’aborto e la contraccezione, perché è proprio a partire da questo quadro che Laiga contestualizza il suo esistere e le finalità che si pone per il suo intervento politico.

Cosa ha portato alla situazione attuale?

Nel 2004, grazie a un progetto dell’IPPF (International Planned Parenthood Federation), un gruppo di parlamentari europei si è riunito in un’organizzazione no-profit chiamata EPF (European Parliamentary Forum for Sexual & Reproductive Rights) con lo scopo di tutelare i diritti alla salute riproduttiva e sessuale delle fasce più vulnerabili della popolazione mondiale, nel proprio paese e all’estero.
Cominciarono ad osservare e a registrare ciò che stava avvenendo in diversi paesi d’Europa, e notarono che erano in corso diversi attacchi e minacce ad alcuni di questi diritti.

Ungheria
2011
Nella nuova costituzione, vengono inserite: una specifica forma di tutela della famiglia, intesa come famiglia naturale (uomo-donna), e il diritto legale dell’embrione (“La vita del feto va protetta fin dal concepimento”).
Vedere Articolo I, punto L e Articolo II.
2022
Prima di abortire, la donna deve obbligatoriamente avere due colloqui con i servizi sociali. Durante il primo, viene messa al corrente di tutti gli aiuti economici che lo stato offre a coloro che decidono di non abortire. Durante il secondo, le viene spiegata la procedura, non rimborsata dal sistema sanitario nazionale, attraverso informazioni false o fuorvianti, come quella che dopo aver abortito non si possono più avere figli.
Dal settembre 2022, è diventato obbligatorio far ascoltare alla paziente il battito del feto prima di abortire.

Spagna
2012

Il premier spagnolo Mariano Rajoy, messo sotto pressione dalle manifestazioni anti abortiste organizzate da Ignacio Arsuaga (presidente di CitizenGO), annuncia l’approvazione di una proposta di legge, scritta dal ministro della Giustizia, l’ultraconservatore Alberto Ruiz-Gallardon. Si trattò di una riforma dell’aborto, che l’avrebbe reso legale solo in caso di stupro o pericolo di vita della donna.
Il governo, nel 2014, finisce per ritirare la proposta a causa delle ingenti contestazioni da parte delle donne e dei movimenti per i diritti civili.

Belgio
2013

L’Europa inaugura l’iniziativa popolare europea (Ice), permettendo ai cittadini di chiedere alla Commissione di presentare una proposta di legge con la raccolta di un milione di firme (lo 0,2 % della popolazione Ue). Il movimento “One of us”, costola del movimento proVita, ne raccoglie 1.721.626 per dare diritti legali agli embrioni. La comunità europea rigetta la richiesta.

Portogallo
2015

Nuova legge sull’aborto: una donna che richiede un’interruzione volontaria di gravidanza deve pagare una tassa e viene obbligata a consultare psicologi e assistenti sociali prima di decidere di abortire, inoltre i medici non devono ufficializzare la loro posizione (obiettori o no).

Polonia 
2016
Una legge che restringeva i casi in cui l’aborto era accessibile e aumentava la pena per chi praticava l’aborto da due a cinque anni di reclusione viene respinta dopo un periodo di proteste su scala nazionale coordinate dal movimento All-Poland Women’s Strike.
2020
Il 22 ottobre 2020, la Corte Costituzionale, composta principalmente da giudici conservatori nominati dal Partito Legge e Giustizia, ha dichiarato incostituzionale la legge del 1993 che permetteva l’aborto nei casi di “invalidità o malattia incurabile” del feto, che rappresentava il 98% dei circa 1000 aborti legali praticati ogni anno nel Paese. Questa sentenza è stata convertita in un disegno di legge presentato dal Presidente al Sejm il 30 ottobre 2020. Secondo la Corte, questa parte della legge del 1993 violava la tutela della dignità umana sancita dall’articolo 30 della Costituzione. La sentenza è entrata in vigore il 27 gennaio 2021.
2021
Nel luglio 2021, tre cause contro il governo polacco sono state aperte dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Nel novembre 2021, Izabela, una donna di 30 anni alla 22esima settimana di gravidanza è morta per shock settico dopo che i medici avevano deciso di aspettare che il cuore del feto smettesse di battere, nonostante ci fossero le basi legali per procedere con una interruzione di gravidanza.
2022
Nell’aprile 2022, è cominciato il processo contro l’attivista di Abortion Dream Team Justyna Wydrzyńska che rischia fino a tre anni di carcere per aver fornito delle pillole abortive ad una donna in una relazione abusiva.

USA
2017

Tra i primi ordini esecutivi firmati da Trump, vi è il blocco dei fondi che vanno ad ONG internazionali impegnate nell’accesso all’assistenza sanitaria: in particolare, con il “Mexico City Policy” le ONG dedicate a fornire assistenza e informazioni su aborto e contraccezione smettono di ricevere finanziamenti dall’Agenzia Americana per lo sviluppo internazionale.
2021
Vari stati, fra cui il Texas, promulgano delle leggi che riducono il limite per abortire a sei settimane, temporaneamente bloccate perché troppo restrittive secondo la sentenza della Corte Suprema del 1973 Roe v. Wade che rendeva legale l’aborto nel primo trimestre a livello federale.
2022
Il 24 giugno 2022, la Corte Suprema a maggioranza conservatrice (con tre giudici su nove eletti da Trump in un unico mandato) ha ribaltato la sentenza Roe v. Wade, eliminando il diritto costituzionale all’aborto dopo quasi 50 anni, e rimettendo agli stati la decisione.
Al momento, la procedura è vietata completamente (senza eccezioni in caso di stupro o incesto) in 14 stati su 50, la maggior parte nel sud est, dove si è creato un vero e proprio “deserto dell’aborto”.

Italia

2018
APRILE Compaiono in tutta Italia manifesti anti aborto firmati Citizen go (vedi sopra – Spagna 2012), recanti scritte e immagini per sensibilizzare al paragone tra aborto e sterminio.

L’8 MAGGIO Viene organizzato un convegno da parte dell’ordine degli avvocati di Roma dal titolo: “Quale moralità nella odierna denatalità? Applicazione e prassi dell’articolo 31 della Costituzione”.
– Articolo 31: La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo. –

Il 18 MAGGIO Il Ministero della Salute aggiorna la lista di farmaci indispensabili da tenere in farmacia e non inserisce la pillola del giorno dopo.

Il 19 MAGGIO Il movimento proVita festeggia il quarantesimo compleanno della legge sull’aborto scendendo in piazza a Roma con una “marcia per la vita”. I temi per cui manifesta sono appunto la sua posizione contro la Legge 194/78, contro la “eliminazione dei bambini down e malformati” (aborto terapeutico) e contro il disegno di legge sul fine vita.

AGOSTO Viene assegnato alla commissione Giustizia del Senato il disegno di legge 735, meglio conosciuto come “ddl Pillon”. Il decreto introdurrebbe una serie di modifiche in materia di diritto della famiglia, di separazione e di affido condiviso dei e delle minorenni. Il disegno di legge prende il nome dal senatore della Lega, Simone Pillon, uno degli organizzatori del Family Day e portavoce delle principali battaglie dell’integralismo cattolico, nonchè promotore del gruppo parlamentare Vita famiglia e libertà.

2019

Nella legge di bilancio 2019, all’art. 1 comma 287, si legge l’istituzione di un fondo destinato a sostenere le minoranze cristiane perseguitate nelle aree di crisi, iniziando a utilizzare la parola “perseguitate” per sottolineare la caratteristica vittimistica e attirare così attenzione e compassione;

2022

Nel 2018 e di nuovo nel 2022 è stato depositato da Maurizio Gasparri un disegno di legge in Parlamento per modificare l’art. 1 del codice civile, ossia da “la capacità giuridica si acquista al momento della nascita. I diritti che la legge riconosce a favore del concepito sono subordinati all’evento della nascita”, a “ogni essere umano ha la capacità giuridica fin dal momento del concepimento. I diritti patrimoniali che la legge riconosce a favore del concepito sono subordinati all’evento della nascita”. Qualora questo disegno di legge venisse approvato, la legge 194/78 potrebbe decadrebbe automaticamente.

Il “piano” contro i diritti civili: l’Agenda Europa

E’ in corso ormai da qualche anno una mobilitazione internazionale che mira ad attivare le società europee contro i diritti umani e civili in materia di sessualità e riproduzione. Il motto è ristabilire l’Ordine Naturale e consiste in una visione molto precisa di come dovrebbe essere la famiglia, la procreazione e il ruolo della donna nella società. Si tratta della visione e dell’azione di politici, personaggi religiosi, imprenditori e finanzieri che abbracciano le tesi estremiste religiose cattoliche.
Nel 2013, venti attivisti provenienti da Stati Uniti e Europa hanno iniziato una vera e propria indagine e messa a punto di strategie per costruire una serie di “obiettivi realizzabili” per far retrocedere i diritti umani in materia di salute sessuale e riproduttiva in Europa. Tutte le informazioni in merito a questo argomento sono reperibili nel report del 2018 “Ristabilire l’Ordine Naturale: un’Agenda per l’Europa” pubblicato dall’European Parliamentary Forum for Sexual & Reproductive Rights. Secondo l’EPF, questa agenda mira “a rovesciare le leggi esistenti sui diritti umani fondamentali legati alla sessualità e alla riproduzione, come il diritto al divorzio, all’accesso alla contraccezione, alle tecnologie di riproduzione assistita o ad abortire, all’uguaglianza di genere e per le persone appartenenti alla comunità LGBTQIA+, o il diritto di cambiare il proprio genere o sesso senza timore di ripercussioni legali.” Il gruppo iniziale di attivisti è cresciuto fino a diventare una rete di mobilitazione internazionale chiamata “Agenda Europa”, che ad oggi conta oltre 100 organizzazioni contro i diritti di donne e LGBTQIA+ provenienti da oltre 30 paesi europei e non, fra cui l’International Organization for the Family (IOF). L’IOF è il principale organizzatore del Congresso Mondiale delle Famiglie, un evento che, dal 2017, riunisce questo gruppo di associazioni per aggiornarsi sulle rispettive politiche interne e stabilire nuove strategie, l’ultimo è stato a Verona a marzo 2019.

A seguito di questo ultimo Congresso, vi è stato un susseguirsi di iniziative e provvedimenti che hanno rinforzato il movimento “proVita” e la sua visibilità, fra cui quelle riportate nel paragrafo precedente dedicato all’Italia. Molte città, cominciando da Verona, hanno emesso delibere in cui si definiscono “per la vita”, il che equivale a donare ad associazioni “pro-life” almeno 100.000 euro di fondi pubblici.

“E’ sempre possibile svegliare uno che dorme, ma non c’è rumore che possa svegliare chi finge di dormire” Jonathan Safran Foer